Acqua: una sostanza incolore e inodore, ricopre circa il 70% del nostro pianeta, è alla base di tutte le forme di vita, delle quali occupa spesso oltre il 50% della composizione organica, e quasi sicuramente è proprio nell’acqua che la vita stessa è iniziata. Con queste premesse è facile per chiunque dedurre quanto questo elemento sia essenziale per la vita e quanto assumerne il quantitativo necessario dall’ambiente esterno sia una delle più importanti necessità per tutti gli animali. Normalmente gli organismi terresti ricavano l’acqua direttamente dalle fonti idriche, come fiumi e corsi d’acqua. Alcuni animali, però, hanno sviluppato adattamenti differenti: gli anfibi, ad esempio, assorbono acqua tramite la loro pelle dall’aria circostante, motivo per cui gli habitat di questi animali sono prettamente zone umide. Altri riescono ad usare l’acqua presente nei cibi di cui si nutrono, tipico adattamento di animali deserticoli e di zone aride dove la quantità di acqua, allo stato liquido, è decisamente poca o addirittura assente. Altro particolare sull’acqua: solo quella dolce è utilizzabile per il corretto funzionamento degli organismi. Se bevessimo, per esempio, acqua di mare, a causa dell’alta concentrazione di Sali, che i reni non riuscirebbero ad eliminare, andremmo incontro a blocchi renali e disidratazione. Questa regola, in linea di massima, non vale solo per l’uomo ma anche per tutti gli altri mammiferi, compresi quelli marini.
L’importanza dell’acqua metabolica
Cetacei, otarie, foche, dugonghi, e altri, si trovano a vivere in un ambiente ricco di acqua, il mare, acqua che però non possono bere! È vero che rispetto agli animali terrestri disperdono meno acqua nell’ambiente, infatti sia la temperatura dell’ambiente in cui vivono, quasi sempre costante, che il grasso corporeo che li isola dall’esterno, fanno sì che non abbiano bisogno di espellere acqua, ad esempio sudando, per raffreddare i loro corpi. Nonostante ciò anche loro hanno bisogno del prezioso liquido, seppur in minime quantità, per continuare a vivere. Per questi animali l’unica acqua potabile disponibile, anche in mare, è quella presente negli animali e nei vegetali di cui si nutrono. Riescono ad usufruire, in maniera più efficiente dei mammiferi terrestri, anche dell’acqua metabolica, l’acqua che normalmente deriva dagli scarti dei processi chimici della respirazione. Altri ancora, come le lontre marine, ad esempio, riescono a bere tranquillamente acqua di mare espellendo i sali in eccesso attraverso urine più concentrate.
Dario Geloso