Gazzettino Italiano Patagónico
A general view showing a part of the partially collapsed Morandi bridge, in Genoa, Italy, 19 August 2018. Italian authorities, worried about the stability of remaining large sections of the bridge, evacuated about 630 people from nearby apartments. ANSA/LUCA ZENNARO

PER RICOSTRUIRE IL PONTE MORANDI, IL GOVERNO RINUNCI A FLAT TAX E REDDITO DI CITTADINANZA

 

Secondo il governatore della Liguria Giovanni Toti, le priorità in Italia in questo momento sono altre rispetto al reddito di cittadinanza e alla flat tax, imposte come bandiera dal nuovo esecutivo guidato da Movimento 5 Stelle e Lega. Il caso del ponte Morandi a Genova ha fatto emergere i problemi delle nostre infrastrutture e l’esigenza di rinnovarle. Per questo un piano che preveda il loro consolidamento e la relativa ricostruzione del ponte Morandi deve per forza di cose essere prioritario, in bilancio, rispetto a flat tax e reddito di cittadinanza stessi.

Lo afferma il governatore ligure nel corso di un’intervista con il Corriere della Sera. Innanzitutto, Toti si dice disposto – da presidente di regione – a prendere atto di tutte le decisioni del governo e del parlamento. Ma indica, politicamente parlando, la strada che si dovrebbe percorrere: «Al ministro Toninelli dico ‘stai sereno’ – afferma Toti -. Al momento, il nostro interlocutore resta ancora Autostrade, perché non è stato ancora cambiato il sistema delle concessioni. E non si può aspettare che questo sistema cambi prima di avviare i cantieri per la ricostruzione del ponte, che vanno aperti presto».

Insomma, la frattura tra il commissario straordinario per il superamento dell’emergenza dopo il crollo del ponte Morandi e il governo c’è e appare evidente. Il ponte Morandi rappresenta senz’alto una priorità per il Paese: «Credo che il modo migliore per onorare le vittime del crollo sia ricostruire il ponte e presto – dice Toti -. Stiamo già lavorando, svelo un segreto al ministro Toninelli, per fare in modo che, con il buonsenso, il ponte sia ricostruito con la collaborazione di Fincantieri».

Soltanto ieri, poi, c’era stato il passaggio dell’architetto Renzo Piano in regione, che ha proposto la sua idea di ponte e l’ha offerta gratuitamente alla città. Giovanni Toti invita il governo a «dirottare tutte le risorse disponibili su un gigantesco piano di investimenti e su un cantiere che risani tutte le infrastrutture obsolete». Intanto venerdì ci sarà l’ok per il piano degli abbattimenti della restante parte del ponte Morandi, poi ci vorrà del tempo – forse altre settimane – per far sì che tutto questo si traduca in atto pratico. Insomma, l’altro troncone del viadotto che è costato la vita a 43 persone resterà in piedi ancora per diverso tempo, per colpa della burocrazia.

Gianmichele Laino

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