Tre barattoli su quattro di miele contengono alte concentrazioni di neonicotinoidi. È questo quanto emerge da uno studio condotto dai ricercatori dell’Università svizzera di Neuchatel che, dal 2013 ad oggi, hanno raccolto e analizzato 198 barattoli di miele in vendita in tutto il mondo. «In alcuni casi i valori erano entro i limiti di sicurezza – ha spiegato alla BBC Alexandre Aebi, uno dei ricercatori che ha condotto lo studio –. Ma in altri, invece, sono stati trovati mix di due o più insetticidi». Il miele contaminato è sicuro? «Si tratta di valori che in media non sono ritenuti essere pericolosi per l’uomo -– ha proseguito il ricercatore –. L’unica soluzione, per i consumatori, è quella di prediligere prodotti di qualità. Le istituzioni, invece, dovrebbero mettere al bando questo pesticida».
Tutta colpa degli insetticidi
I neonicotinoidi, introdotti come alternativa sicura al DDT, sono una classe di insetticidi fortemente neurotossici e derivanti dalla nicotina. Nonostante sia considerato sicuro e meno dannoso dei precedenti composti chimici impiegati, si tratta di un insetticida potenzialmente letale per le api. Gli studi, infatti, hanno dimostrato che l’impiego di neonicotinoidi danneggia pesantemente le funzioni vitali delle api, portandole anche alla morte. «I neonicotinoidi agiscono come interferenti endocrini – ha spiegato Dave Goulson, professore di biologia all’Università del Sussex –. Si tratta inoltre di un composto molto resistente, in grado di sedimentarsi nell’acqua e nel terreno e questo rappresenta un forte pericolo per la biodiversità».