Tra i ricordi più emozionanti che conservo della mia visita a Yellowstone ci sono le chiacchierate attorno al fuoco.
La sera, i ranger intrattengono gli ospiti radunati in cerchio raccontando storie e leggende sugli uomini e gli animali che popolano l’area protetta. Rischiarati dalle fiamme crepitanti, i turisti si scambiano a loro volta esperienze e impressioni. Il culmine si ha quando il guardaparco rivolge la fatidica domanda: «Chi ha visto l’orso, oggi?». In genere il 100 per cento dei bambini presenti alza la mano e urla IO!. Gli adulti si fermano a un 60-70 per cento, segno che qualcuno dei figli sta bluffando. Poco male, perché il desiderio malcelato dei piccoli sarà soddisfatto quasi certamente il giorno seguente. L’incontro con un orso, specialmente con un baribal, è assai frequente nel più celebre parco nazionale del mondo. Quanti anni dovranno trascorrere prima che l’avvistamento di questo meraviglioso bestione possa trasformarsi in un evento festoso anche sulle Alpi italiane? Forse molti. Ciò che più importa, però, è che si lavori uniti con l’intento di scacciare ataviche paure e reinterpretare in chiave moderna la convivenza fra le esigenze degli umani e quelli della fauna selvatica.
Michele Mauri