TERZI (FDI): INGERENZA CINESE RISULTA SEMPRE PIÙ CRESCENTE E AGGRESSIVA

«Il Tribunale di Ancona ha negato l’estradizione verso la Cina dell’ingegnere cinese, ex dirigente di un colosso delle costruzioni, trattenuto in custodia cautelare per quasi due mesi su cui pendeva un mandato dell’Interpol. La notizia del suo arresto mentre si trovava in vacanza in Italia costituiva già una fonte di forte preoccupazione: un atto emblematico del modo in cui le autorità della Repubblica Popolare Cinese abusano dell’avviso della «Red Notice» di Interpol. È inaccettabile l’utilizzo illegale dei trattati di estradizione. La Cina intimidisce e perseguita i propri cittadini all’estero, usando di fatto la legislazione come mezzo di pressione politica.

L’ingerenza cinese risulta sempre più crescente e aggressiva, come emerso dalla recente visita di Xi Jinping in Europa. A Parigi, come a Belgrado e a Budapest, Xi Jinping aveva un obiettivo chiaro, quello di dividere sul piano sia politico che commerciale l’Unione. Promettendo investimenti e sviluppo infrastrutturale, Pechino cerca di influenzare gli Stati membri, individuando meticolosamente per ciascun Paese il settore o la filiera più debole. Investimenti che possono cadere nella coercizione economica come già è accaduto in Francia nel settore delle auto elettriche.

Non si tratta soltanto dell’uso intrusivo dei trattati di estradizione tramite la Red Notice, ma anche di attività di polizia clandestine esistenti in Europa. A tal riguardo, merita ricordare la questione sollevata dal Sen. Andrea De Priamo, Presidente dell’Intergruppo Parlamentare Italia-Tibet, circa la presenza di stazioni di polizia cinesi non ufficiali, che nel nostro Paese sarebbero ben 11. Stazioni illecite utilizzate dalla Cina per sorvegliare, perseguitare e, in alcuni casi, rimpatriare gli esuli e i dissidenti, avvalendosi di accordi bilaterali in materia di sicurezza siglati con i governi ospitanti. Il Ministro dell’Interno, in merito alla questione, aveva indicato l’esistenza di opportuni accertamenti».

Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Giulio Terzi di Sant’Agata, Presidente 4a Commissione Politiche dell’Unione europea, sulla recente notizia della estradizione negata nei confronti di un cittadino cinese dal Tribunale di Ancona.